
Il misticismo orientale e un caos-ordinato dominano questo “particolare” film della Marvel.
Una trama abbastanza canonica (premessa-incidente-ricerca-scoperta di poteri-scontro) condita però da un dispiegarsi labirintico: si passa dalla realtà manifesta ai ribaltamenti tipici di Inception, dalla spiritualità alla magia e sino alle dimensioni che solo la cultura orientale conosce.
A scene “paradossali” come il muoversi mentre il tempo si riavvolge si contrappongono concetti tipici della spiritualità orientale come la dimensione astrale e la manipolazione delle sue energie. Il tutto accompagnato da quella piacevole ironia del “non prendersi mai sul serio” che solo Marvel sa dare.
Bello visivamente, un attore che contribuisce non poco alla stravaganza del film, musica d’accompagnamento a tratti non memorabile.